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Ebraismo, cristianesimo e islam sono spesso identificate come le religioni del Libro. Eppure la teologia che struttura ognuna delle tre fedi monoteistiche, così come i profondi mutamenti che, all'interno di ciascuna religione, ne hanno segnato il rispettivo cammino storico, attestano significati polifonici, quando non addirittura equivoci e contrastanti di ciò che va inteso come 'sacra scrittura' (e degli usi che se ne devono o possono fare). Nel nostro tempo, proprio le religioni, al di là della cosiddetta secolarizzazione dell'Occidente, sono tornate al centro della scena, spesso esattamente a motivo della radicalizzazione del significato del loro testo sacro, che ha assunto forme ora di fondamentalismo, ora di radicalismo o fanatismo. Questo volume, frutto dei lavori svolti durante la Summer School organizzata dal Dipartimento di Scienze religiose dell'Università Cattolica, dedicata a Scritture sacre. Testi, storia, interpretazioni, intende percorrere e leggere, attraverso gli strumenti della storia, della filologia e della sociologia, gli snodi principali di un lungo percorso ideale che, partendo dalla codifica della Bibbia ebraica, arriva ai conflitti che oggi interessano territori e culture più o meno distanti dai confini dell'Europa. Comprendere storicamente che cosa significhi o abbia significato 'leggere le Scritture' aiuta a capire come i testi sacri delle grandi tradizioni religiose possano agire quali fattori di potenziamento e di radicalizzazione dei conflitti, ma certamente anche di comprensione tra i popoli e di dialogo interculturale.